
La tosse secca o tosse non produttiva non è una patologia ma si configura piuttosto come un sintomo, di cui è importante comprenderne la causa. Capendo quale agente eziologico determina la problematica si previene la cronicizzazione del disturbo. Genericamente la tosse secca si può definire come un riflesso protettivo messo in atto dal corpo per eliminare sostanze irritanti che entrano in contatto con le vie aeree superiori. Una sua caratteristica è quella di non essere mai accompagnata da muco o da espettorato. La tosse secca si può presentare con altri sintomi, come bruciore alla gola o dolore al petto, che possono essere utili al medico per fare diagnosi. Quando gli episodi tussivi si protraggono per molto tempo o diventano invalidanti per chi ne soffre è bene rivolgersi a uno specialista per indagare meglio la problematica e riacquistare il proprio stato di salute.
Cos’è la tosse secca
La tosse secca è un meccanismo di difesa del corpo che si attiva quando i recettori presenti a livello di faringe e laringe vengono stimolati da particelle irritanti solide o liquide. In seguito a ciò viene trasmesso un segnale al centro della tosse che si trova nel tronco encefalico, che, a sua volta, attiva la contrazione dei muscoli respiratori. La tosse secca si configura come un fenomeno occasionale quando viene attivata per evitare che sostanze come fumo, smog o polvere, possano arrivare ai polmoni. Tale sintomo, però, può protrarsi nel tempo se si accompagna a patologie infiammatorie dovute a virus o batteri oppure ad altre condizioni cliniche.
La tosse secca è caratterizzata dalla mancanza di produzione di espettorato o muco. A differenza della tosse grassa o tosse produttiva, tipicamente si presenta come un riflesso irritativo delle vie respiratorie senza la presenza di secrezioni.
Caratteristiche della tosse secca
La tosse secca è molto fastidiosa perché spesso non si riduce a un singolo colpo ma perdura per diverso tempo e diventa stizzosa. A seconda di quanto si protrae il disturbo questo può classificarsi in:
- persistente, perdura più di 3 settimane;
- cronico, non si risolve entro 8 settimane.
Questa condizione molte volte non è isolata ma può accompagnarsi a bruciore o fastidio a livello della gola, problemi nella deglutizione, difficoltà a respirare e dolore al torace. Altre alterazioni che può portare tale disturbo sono mal di testa, irritabilità, incontinenza e alterazione del sonno. Nei casi più gravi, quando il problema si cronicizza, si può assistere a fratture costali, pneumotorace ed enfisema sottocutaneo. Si stima che la tosse secca cronica si presenti nel 10-20% della popolazione, ecco perché si consiglia di rivolgersi a un professionista prima che questo sintomo diventi ricorrente. In questo modo si può comprendere la causa del problema e seguire un trattamento adeguato che ripristini uno stato di salute ottimale.
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Cause della tosse secca
La tosse secca, o tosse non produttiva, è un sintomo comune che può essere causato da una varietà di condizioni mediche e ambientali. A differenza della tosse produttiva, che comporta l’espulsione di muco, la tosse secca non produce espettorato. La cause della tosse secca possono essere di natura infettiva (infessioni virali o laringite), ambientali e allergiche (rinite allergica e asma) gastroesofagee, farmacologiche, psicosomatiche. Questo sintomo può essere fastidioso e persistente, e comprendere le sue cause è fondamentale per una diagnosi accurata e un trattamento efficace.
Cause respiratorie
Attacchi acuti di tosse secca possono presentarsi a causa dell’inalazione di qualche sostanza irritante oppure se si permane a lungo in un ambiente con un’aria priva di umidità. L’aria secca, tipica degli ambienti riscaldati durante l’inverno, può seccare le vie respiratorie, provocando tosse secca
Il disturbo può diventare persistente in concomitanza di infezioni respiratorie. Non di rado tonsilliti, laringotracheiti e altre patologie sostenute da virus e batteri hanno come sintomo predominante proprio la tosse secca. Quest’ultima, però, si può manifestare anche in seguito alla risoluzione di tali condizioni sotto forma di tosse post infettiva che, se perdura per troppo tempo, può danneggiare la mucosa ed autoalimentare la problematica.
La tosse secca, inoltre, costituisce il sintomo predominante di:
- Asma, una patologia multifattoriale che provoca broncocostrizione e rende difficile la respirazione. Si manifesta di frequente con episodi acuti notturni.
- Allergia, tra i sintomi con cui si presenta c’è anche la tosse secca che permane finché perdura il contatto con l’allergene.
- OSAS (Sindrome da Apnee Notturne Ostruttive) un’ostruzione completa o parziale delle prime vie aeree diagnosticabile con l’esame polisonnografico. Può comportare anche un aumento della pressione trans-diaframmatica che, a sua volta, causa un’insufficienza dello sfintere esofageo inferiore e un conseguente Reflusso Gastro Esofageo (GERD). Tale condizione può portare anche a un’infiammazione delle vie aeree determinata da lesioni epiteliali associate a russamento e apnea.
- Fibrosi Polmonare: Malattie polmonari interstiziali come la fibrosi polmonare causano infiammazione e cicatrizzazione del tessuto polmonare, manifestandosi con tosse secca e dispnea.
- Disfunzione delle corde vocali, dovuta a un restringimento episodico e incontrollabile di questi lembi tendinei durante l’inspirazione, con la conseguente dispnea accompagnata a tosse secca.
Cause non respiratorie
La tosse secca potrebbe presentarsi anche in concomitanza di patologie che non interessano il tratto respiratorio, si parla di:
- GERD, più propriamente la tosse secca si manifesta in presenza di reflusso faringoesofageo in cui il contenuto dello stomaco, sia liquido che gassoso, raggiunge la faringe e la irrita. Per fare diagnosi di tale patologia occorre che ci siano anche altri sintomi caratteristici della problematica come bruciore alla gola, raucedine e difficoltà a deglutire, condizioni che si esacerbano in seguito ai pasti.
- Patologia cardiaca, in particolare scompenso cardiaco. Quando il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue si può manifestare una tosse secca stizzosa accompagnata dalla difficoltà nel respirare, che può insorgere a riposo o in concomitanza dell’attività fisica. Anche in questo caso è bene valutare la presenza di altri sintomi della malattia come stanchezza cronica, edemi a livello delle caviglie, dolore toracico, ecc.
Altre cause della tosse secca
Una tosse secca potrebbe manifestarsi come un effetto collaterale di alcuni farmaci, più di frequente compare in concomitanza di terapie con ACE-inibitori o sartani entrambi usati per controllare l’ipertensione.
Nella tosse psicogena o nervosa, inoltre, uno spasmo dei muscoli respiratori non si configura come un sintomo di una patologia ma come la malattia stessa. Sono per lo più i bambini a soffrirne, i colpi di tosse si manifestano nei momenti di tensione o quando il soggetto è nervoso, tale situazione può interferire con la vita scolastica e sociale del soggetto.
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Diagnosi
È importante rivolgersi a un medico quando la tosse secca diventa invalidante per chi ne soffre e gli impedisce di svolgere le sue attività quotidiane. Durante la visita verrà fatta, dapprima, un’anamnesi per indagare sull’esordio del disturbo. In particolare, lo specialista cercherà di capire, con delle domande mirate, quali siano i fattori scatenanti del sintomo. Egli chiederà se la tosse si manifesta in concomitanza di odori molto forti, freddo, dopo i pasti, in seguito a uno sforzo e così via. In questo modo comprenderà se si tratta di un disturbo isolato oppure se è legato a una patologia, come allergia, infezioni respiratorie o malattie cardiache. Inoltre, si cercherà di capire se il soggetto fuma, lavora in un ambiente in cui è a contatto con sostanze irritanti o fa uso cronico di specifici farmaci.
Analizzando tutti i possibili fattori scatenanti della tosse secca lo specialista potrà fare una diagnosi chiara e consigliare il trattamento maggiormente adeguato.
Trattamenti per la tosse secca
Per trattare la tosse secca si può cercare di contrastare la causa scatenante o attenuare il sintomo. In quest’ultimo caso si possono usare farmaci sedativi della tosse che si classificano in due categorie:
- Ad azione centrale, agiscono sul cervello inibendo il centro della tosse. In particolare, riducono la scarica di impulsi nervosi diretti verso i muscoli respiratori. Tra questi si annoverano la codeina, la folcodina, il destrometorfano e la morfina.
- Ad azione periferica, si tratta di molecole che riducono l’eccitabilità e la conduzione nervosa dei recettori presenti a livello del sistema respiratorio, in questo modo non inviano a livello centrale lo stimolo che può dare origine all’attacco tussivo. Tra questi farmaci si annoverano anestetici locali, come lidocaina e benzocaina, ma anche preparati emollienti o aerosol umidificanti.
Quando la tosse secca non è legata a un’infezione delle vie aeree per migliorare il sintomo è opportuno trattare la causa scatenante. In caso di GERD occorre evitare la risalita del contenuto acido dello stomaco verso l’esofago. Per far ciò si possono adottare dei comportamenti adeguati, come non mettersi in posizione supina dopo aver mangiato, non praticare attività fisica intensa dopo i pasti ed evitare alimenti irritanti, come spezie o caffè. Qualora queste buone abitudini non risolvano il problema si possono usare farmaci, ad esempio gli inibitori della pompa protonica, gli anti-H2 oppure gli antiacidi.
Se la tosse secca è dovuta all’allergia in prima istanza si procede con l’allontanamento dell’allergene, in secondo luogo si possono assumere gli antistaminici. Quelli di prima generazione possono ridurre il riflesso della tosse e, grazie all’effetto sedativo, aiutare anche nell’addormentamento se la condizione si presenta di notte. In alternativa negli attacchi acuti si possono impiegare glucocorticoidi inalatori.
Quando il sintomo non è legato ad alterazioni dell’albero respiratorio il professionista si confronterà anche con specialisti di altre discipline per elaborare un trattamento mirato.