La tosse grassa è un meccanismo di difesa che consente di liberare le vie respiratorie dal catarro. Un colpo di tosse è un’espulsione violenta di aria che quando non è occasionale, rappresenta il sintomo di una patologia acuta o cronica. È compito del medico, tramite anamnesi, esame obiettivo e, talvolta, esami strumentali, individuare la problematica che causa il sintomo e proporre una cura. Bisognerebbe rivolgersi a uno specialista quando la tosse grassa si accompagna a febbre, espettorato con tracce di sangue o un dolore oppressivo al petto. Identificare al più presto la patologia sottesa a una tosse grassa consente di evitare le complicanze.
Cos’è la tosse grassa
La tosse grassa, definita anche tosse produttiva, rappresenta un meccanismo di difesa dell’organismo. L’improvvisa e violenta espulsione dell’aria dai polmoni attraverso la bocca, infatti, aiuta a mantenere pervie le vie respiratorie. La rapida espirazione è accompagnata anche dal movimento del catarro che può trovarsi sedimentato a vari livelli dell’albero respiratorio. Questo fluido viscoso, in seguito a un colpo di tosse, risale verso la gola e da qui può essere convogliato all’esofago e quindi espulso attraverso l’apparato digerente oppure può fuoriuscire dalla bocca. I colpi di tosse, soprattutto se ripetuti, agevolano la respirazione e allontanano particelle estranee, virus e batteri che si trovano intrappolati nel muco.
La tosse grassa si differenzia dalla tosse secca per la presenza di espettorato; tipicamente non è irritativa e persistente come la tosse secca.
La distinzione tra tosse secca e tosse grassa è cruciale per la corretta gestione clinica del paziente. La tosse secca è prevalentemente irritativa e non produttiva, mentre la tosse grassa è caratterizzata dalla presenza di espettorato, indicando un processo di eliminazione di secrezioni o materiali estranei dalle vie respiratorie. Il trattamento varia in base alla tipologia di tosse e alla causa sottostante, e mira a ridurre i sintomi e a migliorare la qualità della respirazione del paziente.
Caratteristiche della tosse grassa
Un’ecografia toracica viene svolta per indagare su alterazioni a carico di organi, ma anche di ghiandole, vasi, muscoli o tendini che si collocano a livello del busto. Questo esame è considerato di primo livello per la valutazione delle patologie polmonari perché è una tecnica semplice, economica, non invasiva e veloce che aiuta lo specialista a fare una diagnosi accurata. L’ecografia toracica, infatti, consente di studiare il corpo umano dall’interno e individuare alterazioni che interessano la pleura e il parenchima polmonare. L’esame può essere utilizzato come supporto a una visita specialistica ma viene impiegato anche nelle emergenze, quando bisogna agire con prontezza ed è fondamentale capire in poco tempo qual è la problematica a cui fare fronte.
Catarro e tosse grassa
Il collegamento tra tosse grassa è catarro è molto stretto, infatti, quando si riesce ad eliminare il muco vischioso che si sedimenta a livello dell’apparato respiratorio anche la tosse si placa. Da tale punto di vista, quando si fa una diagnosi di tosse grassa è bene analizzare anche l’aspetto del catarro.
Questo può essere:
- bianco e schiumoso, con una consistenza molto liquida. Davanti a tale espettorato la diagnosi è incerta perché è sintomo di un’irritazione aspecifica, che può essere sostenuta da patogeni oppure può essere dovuta a fumo di sigaretta, allergia o asma.
- Giallo – verde e molto viscoso, identifica un’infezione batterica.
- Verde con un odore poco gradevole, indica la sedimentazione di muco nei polmoni per molto tempo, infatti è il sintomo di uno stato infiammatorio che potrebbe essersi cronicizzato.
- Rossastro o striato di sangue. Questa situazione deve essere indagata in modo più approfondito in quanto spesso indica la presenza di infezioni batteriche ma a volte potrebbe essere il segno della presenza di neoplasie o edema polmonare.
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Sintomi che accompagnano la tosse grassa
La tosse grassa raramente si presenta come unico sintomo di una patologia. Il paziente che ne soffre, parallelamente a questa, potrebbe lamentare anche:
- Febbre alta, specialmente in concomitanza di infezioni batteriche.
- Dolore al petto, dispnea e sensazione di congestione causata dall’elevata quantità di muco che si sedimenta nei polmoni.
- Disfonia e rinorrea presenti quando l’infezione non colpisce i polmoni ma le vie aeree superiori, come laringe e faringe.
- Stanchezza e spossatezza dovute non solo all’agente infettivo ma anche al continuo tossire che sforza i muscoli costali.
- Disturbi del sonno in quanto spesso la tosse grassa si manifesta più di frequente nelle ore notturne e non consente di riposare bene. A ciò sono legati anche mal di testa e difficoltà nella concentrazione.
Diagnosi di tosse grassa
La tosse grassa, insieme agli altri sintomi che lamenta il paziente, permettono al medico di fare diagnosi della problematica che affligge il soggetto. Infatti, la sola presenza di catarro e i conseguenti attacchi tussivi non rappresentano di per sé una malattia. Il medico, parlando con il paziente, farà un’anamnesi delle patologie pregresse e attuali e procederà con un esame obiettivo. In questo osserva il soggetto mentre respira per vedere se riscontra dei segni anomali e valuta l’anatomia della cassa toracica. Quindi, procede con la palpazione e la percussione del petto e della schiena. Infine, effettua l’auscultazione che consente di individuare rumori respiratori normali o eventuali alterazioni. Il medico potrebbe richiedere anche l’esecuzione di alcuni esami strumentali per approfondire la struttura polmonare. Si parla di:
- radiografia del torace, un esame non invasivo e non doloroso che usa raggi X e serve per indagare su polmoniti, broncopolmoniti e pleuriti.
- Tomografia Computerizzata (TC) del torace che consente di vedere il parenchima polmonare in maniera tridimensionale. Si usa per indagare su patologie flogistiche o neoplastiche.
- Prove di funzionalità respiratoria, tra cui:
- Spirometria che quantifica i volumi e i flussi polmonari. Quindi l’aria contenuta nei polmoni e la velocità con cui viene espulsa.
- Pulsossimetria che consente di valutare la saturazione dell’emoglobina presente nel sangue.
Per una diagnosi potrebbe essere importante anche effettuare la coltura di un campione di espettorato soprattutto quando in esso c’è del sangue visibile. Da ciò si può individuare la presenza di un’infezione batterica, come la tubercolosi, o di un carcinoma polmonare.
Cause della tosse grassa
La tosse grassa può essere acuta quindi avere una durata breve, meno di 8 settimane, oppure cronica. Quest’ultima si configura come una patologia maggiormente radicata che è in essere da più di due mesi.
Nel caso di tosse grassa acuta le cause sono principalmente infezioni sostenute da batteri o virus che creano un’infiammazione, si parla di polmonite o bronchite. Per quanto riguarda la tosse cronica, invece, la causa può essere identificata in patologie di lunga durata come BPCO o l’esposizione a irritanti, ad esempio fumo di sigaretta.
Patologie infiammatorie acute
Quando la tosse grassa ha un andamento acuto il suo esordio spesso è dovuto alla presenza di un patogeno che ha colonizzato le vie aeree. Le patologie più diffuse sostenute da virus e batteri sono:
- Raffreddori, si definiscono così quelle infezioni che colpiscono le prime vie aeree. Queste sono causate principalmente da virus parainfluenzali che danno tracheite e faringite.
- Bronchite, un’infiammazione delle pareti interne dei bronchi. La maggior parte delle volte si presenta nella forma acuta dovuta a una colonizzazione di virus, più raramente è sostenuta da batteri. In alcuni casi la bronchite diventa cronica, ciò si verifica prettamente quando ci si espone per lunghi periodi a sostanze irritanti, come fumo di sigaretta.
- Polmonite, infezione degli alveoli e delle aree circostanti. Comunemente è causata da batteri e virus ma si può parlare anche di polmonite da aspirazione che si manifesta quando nelle vie respiratorie penetrano sostanze estranee, come il cibo. Infine, ci si trova davanti a polmonite ostruttiva in concomitanza di un’ostruzione di quest’organo che può essere dovuta alla presenza di un tumore.
Patologie croniche
La tosse grassa si manifesta anche in concomitanza di alcune patologie croniche. Più di frequente si parla di:
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), una malattia progressiva che causa un restringimento irreversibile delle vie aeree. Uno dei sintomi è proprio la tosse produttiva che è accompagnata da un espettorato trasparente, maggiore al risveglio.
- Fibrosi cistica (FC) una patologia genetica che colpisce le ghiandole secretorie. In tali circostanze c’è la produzione di un muco più denso che può accumularsi in alcuni organi, compresi i polmoni. Questo determina un intasamento delle vie respiratorie e infezioni ricorrenti. Tra i sintomi della patologia c’è anche la tosse produttiva che il corpo usa per allontanare il catarro denso.
La tosse grassa può essere presente in modo cronico anche nei fumatori o in coloro che lavorano in ambienti polverosi o fumosi, in quanto il corpo, tramite l’espulsione violenta di aria cerca di allontanare gli irritanti dalle vie respiratorie. Un’esposizione prolungata a tali sostanze nel tempo potrebbe determinare la comparsa di un tumore polmonare in cui la tosse persistente si accompagna a un espettorato in cui è presente del sangue.
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Rimedi per la tosse grassa
I rimedi per la tosse grassa variano in base alle cause che ha prodotto il sintomo. Di norma, però, non si propongono antitussivi perché bloccando il meccanismo che agevola l’eliminazione del muco si rallenta la risoluzione della malattia. Si prescrivono, piuttosto, degli espettoranti che favoriscono la rimozione del catarro, rendendolo maggiormente fluido. Per evitare che la patologia possa cronicizzare, infatti, è molto importante eliminare il ristagno di muco nei polmoni.
In presenza di una malattia infiammatoria il medico consiglierà antinfiammatori o antibiotici a seconda dell’agente eziologico che sostiene l’infezione.
Qualora la causa sia la BPCO o l’asma, invece, sono più indicati broncodilatatori o corticosteroidi per via inalatoria.
Quando rivolgersi al medico
Bisognerebbe rivolgersi a un medico quando la tosse grassa persiste da più di 3 settimane ed è accompagnata da altri sintomi, come:
- febbre alta che dura da più di una settimana
- perdita di peso
- emissione di sangue in seguito a un episodio tussivo
- respiro affannoso
- dolori al petto
Nei bambini bisognerebbe rivolgersi al pediatra anche quando le secrezioni mucose sono particolarmente dense e difficili da eliminare con i colpi di tosse.