
La radiografia del torace è un esame che permette di vedere la struttura degli organi che si trovano all’interno della gabbia toracica, si parla principalmente di polmoni e cuore, ma consente di valutare anche l’integrità delle ossa. Questa tecnica viene spesso impiegata per fare diagnosi ma può anche aiutare a controllare l’andamento di una patologia. A livello pneumologico la radiografia del torace rappresenta un esame di prima linea in quanto permette di identificare infezioni, tumori, versamenti pleurici e altre anomalie che possono compromettere la salute del paziente. Nonostante ci siano tecniche di imaging che consentono di apprezzare il corpo in maniera più approfondita, ad esempio la Tomografia Computerizzata (TC), la radiografia del torace rimane comunque un punto di riferimento per offrire diagnosi accurate e tempestive e migliorare gli esiti clinici di un paziente. Questo perché si tratta di un esame facilmente accessibile e rapido che è comunque capace di fornire numerose informazioni.
Impieghi della radiografia del torace
La radiografia è un esame specialistico che prevede l’utilizzo di raggi X: radiazioni ionizzanti che si propagano in linea retta e riescono a penetrare negli oggetti, quindi anche il corpo umano. In questo modo possono imprimere su una pellicola radiografica un’immagine dettagliata che mostra la struttura dei tessuti che hanno attraversato. Ciò fornisce informazioni molto rilevanti dal punto di vista medico. Quando i raggi X attraversano le ossa o altre strutture dure e compatte, si registra un assorbimento totale delle radiazioni ciò comporta la formazione di un’area bianca. Quando i raggi vengono assorbiti solo parzialmente, come succede per i muscoli, sul referto apparirà un’area grigia, mentre elementi che non assorbono affatto le radiazioni appaiono neri, come i polmoni.
A livello del torace ci sono organi importantissimi la cui integrità è fondamentale per mantenere una buona salute, per questo motivo la radiografia del torace è utilizzata per vagliare varie condizioni mediche. Viene usata per fare diagnosi di patologie respiratorie, per capire la causa di dolori o di tosse persistenti, identificare malattie croniche, come l’asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ma anche per valutare un’insufficienza cardiaca. Qui di seguito verranno analizzate più in dettaglio le circostanze in cui più di frequente si effettua una radiografia toracica.
Diagnosi delle patologie polmonari
Le malattie polmonari possono essere diagnosticate tramite la radiografia del torace, infatti, questo costituisce uno dei primi esami che lo pneumologo consiglia di fare. Con questa tecnica, infatti, si possono identificare:
- Infezioni polmonari come la polmonite. In tal caso il polmone non apparirà come un’area completamente scura ma si possono vedere delle zone caratterizzate da opacità minore, che indicano la presenza di accumuli di fluido o pus. La radiografia polmonare consente anche di identificare la tubercolosi che si presenta con noduli, cavitazioni o infiltrazioni nei polmoni, specialmente nei lobi superiori.
- Tumori, in questo caso la radiografia del torace consente di apprezzare masse anomale a livello dei polmoni, che possono essere benigne o maligne. Spesso però per identificare in modo certo la tipologia di tumore in presenza di risultati dubbi si possono effettuare ulteriori esami, come la TC.
- Altre condizioni come fibrosi e versamenti pleurici che possono estendersi in una parte del polmone o in tutta la struttura. Per risolvere tale condizione si potrebbe ricorrere a un drenaggio radioguidato che permette identificare esattamente l’area dove ristagna il liquido.
Diagnosi di malattie cardiache
La radiografia del torace consente anche di fare diagnosi o monitorare l’andamento delle malattie cardiache. In particolare, con questo esame si possono valutare le dimensioni del cuore e capire se c’è una cardiomegalia. Quest’ultima può essere dovuta a ipertensione o malattie valvolari. Anche l’identificazione di un edema polmonare può essere un sintomo di malattia cardiaca, infatti l’accumulo di liquido nei polmoni potrebbe essere dovuto a un’insufficienza cardiaca congestizia. Un edema cardiogeno spesso si manifesta come un’opacità diffusa con un aspetto a farfalla.
Alterazioni ossee e altre anomalie
La radiografia del torace è fondamentale per esaminare la struttura delle ossa. In particolare, consente di valutare fratture costali avvenute in seguito ad eventi traumatici o ad altre cause. Oltre a ciò, permette di apprezzare altre anomalie che coinvolgono organi differenti rispetto a cuore e polmoni, come le alterazioni del diaframma, sia come conseguenza di un incidente che come risultato di una problematica congenita.
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Come si svolge una radiografia del torace
La radiografia del torace è una procedura semplice e rapida e del tutto indolore per il paziente. Di norma il soggetto viene posto in piedi di fronte al macchinario radiografico, anche se durante l’esame l’operatore può chiedere di girarsi lateralmente. Ciò viene fatto per ottenere più proiezioni che consentono di apprezzare meglio le strutture toraciche. Quando il paziente è allettato la radiografia del torace si può effettuare in posizione sdraiata. Le proiezioni che si utilizzano di solito sono essenzialmente due:
- Postero-Anteriore (PA): il soggetto si pone di fronte alla lastra con il torace aderente ad essa. In questo caso i raggi X attraversano il corpo della persona dalla parte posteriore verso quella anteriore, ciò consente di avere una visione chiara delle strutture che attraversano.
- Proiezione Laterale: consente di vedere la parte laterale della cassa toracica nella quale si possono individuare delle lesioni o delle anomalie che frontalmente risultano poco apprezzabili.
Interpretazione dei referti
Dopo aver effettuato una radiografia del torace si ottiene una lastra che dovrà essere letta da un medico, il quale riuscirà a identificare eventuali anomalie. I segni più diffusi che si possono trovare sui referti ottenuti da questo esame sono:
- Opacità, un’area radiopaca che appare più chiara rispetto alla totalità del tessuto. Le opacità polmonari possono identificare polmoniti, qualora siano molto estese, oppure metastasi o tumori, se sono maggiormente circoscritte. In tal senso si valuta anche la forma e la localizzazione delle stesse.
- Noduli e cavitazioni, sono entrambe macchie dalla forma tondeggiante che si trovano isolate sul parenchima polmonare. I noduli descrivono aree maggiormente opache, quindi più chiare, e possono indicare neoplasie, infezioni fungine o granulomi. Le cavitazioni, invece, sono delle zone vuote all’interno dei noduli o di altre masse e sono distintive di tubercolosi o necrosi tumorale.
- Linee di Kerley, si tratta di bande orizzontali molto sottili che permettono di individuare un edema interstiziale. Si presentano spesso quando è presente un’insufficienza cardiaca congestizia.
Limiti della radiografia del torace
La radiografia toracica è un esame che ha numerosi vantaggi ma presenta anche alcuni limiti. Le principali problematiche che si possono incontrare quando ci si affida a tale tecnica sono:
- Limitazione spaziale, in quanto l’ecografia toracica permette di vedere esclusivamente l’area coperta dalla lastra. Inoltre, le immagini sono in due dimensioni a differenza della TC, che, invece, fornisce referti tridimensionali che consentono di visualizzare anche le più piccole alterazioni, segno di una patologia nelle fasi iniziali.
- Risoluzione bassa, anche questo parametro rende più difficile identificare l’esordio di una malattia.
- Sovrapposizione delle strutture anatomiche perché, come si diceva precedentemente, il referto è bidimensionale, quindi, alcune strutture possono sovrapporsi.
- Sensibilità e specificità che variano in base alle patologie che si intende rilevare. Infatti, questo esame consente di identificare facilmente la polmonite e l’insufficienza cardiaca ma non è altrettanto semplice riconoscere la fibrosi polmonare, soprattutto agli esordi.
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Futuro della radiografia del torace
Negli ultimi anni la radiografia del torace ha potuto beneficiare di alcune innovazioni grazie allo sviluppo delle tecnologie. In particolare, gli strumenti che si usano attualmente presentano una migliore risoluzione delle immagini e prevedono l’impiego di una ridotta dose di radiazioni. Oltre a ciò, è stata sviluppata una radiografia del torace digitale che, a differenza di quella analogica non utilizza più una lastra ma invia i dati direttamente al PC. Dove prima c’era la pellicola sensibile ai raggi X ora si trovano dei sensori che catturano le immagini e le digitalizzano. In questo modo il referto può essere visualizzato sul monitor in cui è più agevole ingrandire specifiche aree o ruotare a piacimento le immagini per analizzarle meglio. Inoltre, il file può essere facilmente archiviato per successivi confronti o inviato per mail ad altri medici, per avere dei pareri senza la necessità di incontrarsi di persona.
La seconda innovazione che ha investito la radiografia del torace riguarda l’analisi dei referti, anche in quest’ambito, infatti, è stata sfruttata l’intelligenza artificiale. Grazie alla creazione di algoritmi avanzati che si basano sull’analisi di milioni di referti sono stati messi a punto dei programmi che riescono a riconoscere dei pattern patologici con un alto grado di accuratezza. Tale aspetto può aiutare il medico a identificare le patologie. Ciò risulta essere molto utile soprattutto in quelle circostanze in cui una diagnosi precoce e tempestiva è fondamentale per arginare la patologia, come succede nel cancro del polmone.
La radiografia del torace, quindi, nonostante sia un esame veloce e facilmente eseguibile risulta ancora oggi molto utile nella diagnosi e nel follow up di differenti patologie, comprese quelle del polmone.