Il mesotelioma è una forma aggressiva e rara di cancro a carico del mesotelio, la sottile membrana che riveste la cavità toracica. La maggior parte delle volte si parla di mesotelioma pleurico in quanto il tumore si sviluppa nell’area a contatto con la pleura, la membrana sierosa che riveste i polmoni. Questo cancro si caratterizza da sintomi respiratori ed è strettamente associato all’esposizione all’amianto o asbesto, una sostanza che in passato era molto utilizzata nell’edilizia e nell’industria navale e meccanica. In Italia 1992 l’amianto non può più essere impiegato, nonostante ciò, ancora oggi si registrano nuovi casi di mesotelioma pleurico perché questa è una malattia con un lungo periodo di latenza, che si può manifestare anche dopo decenni dall’esposizione all’asbesto. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo sono due fattori cruciali per migliorare la prognosi dei pazienti affetti da questa patologia, per questo è bene affidarsi a uno pneumologo e a un’equipe esperta in tale ambito.
Cos’è il mesotelioma pleurico
Il mesotelioma pleurico è un tumore della porzione del mesotelio che si trova a contatto con la pleura. Più raramente questa patologia si può manifestare a livello del mesotelioma peritoneale, quello pericardico e quello della tunica vaginale del testicolo. Il mesotelioma pleurico è un tumore maligno ma ci sono anche altri tumori a carico di questa membrana che, invece, sono benigni, tra questi si possono citare il mesotelioma multicistico peritoneale, il tumore adenomatoide e il mesotelioma papillare ben differenziato.
Si stima che il mesotelioma pleurico colpisca prevalentemente gli uomini in quanto la causa scatenante di tale condizione è costituita dal contatto con l’asbesto, presente in contesti lavorativi prettamente maschili. In Italia, in particolare, questa patologia rappresenta:
- l’0,8% dei tumori diagnosticati agli uomini
- il 0,3% dei tumori diagnosticati alle donne.
Quest’ultimo dato si può spiegare perché l’amianto può penetrare nei polmoni non solo nei contesti lavorativi ma anche se si abita in zone in cui ci sono dei depositi di questo materiale che non sono stati messi in sicurezza e quindi rilasciano nell’aria particelle che possono essere inalate.
Amianto: principale fattore di rischio del mesotelioma pleurico
Il principale fattore di rischio del mesotelioma pleurico è l’esposizione all’amianto, sostanza che può determinare anche asbestosi. Si tratta di un minerale rinomato per le sue proprietà isolanti e per la sua grande resistenza all’abrasione e agli agenti chimici. Le fibre di amianto quando vengono inalate possono rimanere intrappolate nei polmoni e nel mesotelio portando a danni cellulari e infiammazione, con il conseguente sviluppo del cancro. L’esposizione all’asbesto può essere di differente tipo:
- occupazionale, sono coinvolti prevalentemente i lavoratori che operano o hanno operato nel campo dell’edilizia, della meccanica e dell’isolamento di fabbriche e capannoni.
- Ambientale, ne sono interessate le persone che risiedono vicino siti di produzione o smaltimento di amianto.
- Familiare, questa esposizione è legata a quella occupazionale perché coinvolge coloro che vivono insieme a qualcuno che entra in contatto con l’asbesto durante le ore di lavoro. Questi soggetti, tornando a casa con i vestiti e le calzature utilizzate in fabbrica o nel cantiere, portano con sé polveri che possono essere inalate da coloro che abitano nel proprio nucleo familiare.
Lo sviluppo del mesotelioma pleurico è correlato anche alla durata dell’esposizione e all’intensità della stessa. In base a questi parametri la malattia può manifestarsi subito o con una latenza anche molto lunga, fino a 10-20 anni.
Altri fattori di rischio
Sebbene l’amianto sia il principale fattore di rischio per lo sviluppo del mesotelioma pleurico, ci sono anche altre condizioni che possono contribuire al suo esordio. Si parla di:
- minerali simili all’amianto, definiti asbestiformi, che sono accomunati dalla capacità di sfaldarsi in piccole fibre che possono sedimentarsi nei polmoni, dando origine a formazioni cancerose.
- Virus SV40 che può provocare infezioni latenti e favorire lo sviluppo di tumori in quanto inattiva un gene oncosoppressore.
- Radiazioni ionizzanti utilizzate per curare i linfomi, in particolare quelli che si sviluppano a livello dell’addome e del torace.
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Sintomi del mesotelioma pleurico
I sintomi del mesotelioma pleurico sono aspecifici, si tratta di alterazioni respiratorie in comune con molte altre patologie. La maggior parte delle volte all’esordio si registra:
- dolore toracico localizzato sotto le costole;
- dispnea, cioè difficoltà a respirare che può manifestarsi in seguito a uno sforzo oppure a riposo, nei casi più gravi;
- versamenti pleurici recidivanti, cioè, raccolte di liquido tra le due pleure. Di solito si presentano monolateralmente.
Solo più avanti possono esordire anche tosse persistente, ascite, raucedine e disfagia. Quando il quadro di mesotelioma pleurico si complica a questi sintomi si sommano quelli sistemici come:
- perdita di peso inspiegabile
- debolezza generalizzata
- febbre.
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Diagnosi del mesotelioma pleurico
La diagnosi del mesotelioma pleurico è complessa e spesso non tempestiva perché i primi sintomi sono aspecifici e si manifestano anche a distanza di decenni dall’esposizione. Effettuare una diagnosi precoce, però, potrebbe essere molto importante per tenere sotto controllo la malattia e iniziare un trattamento che migliori la qualità della vita del paziente.
Per riuscire a identificare univocamente la patologia lo pneumologo, prima di procedere con una visita clinica o richiedere degli approfondimenti strumentali e laboratoristici effettua un’anamnesi accurata e studia eventuali referti frutto di precedenti consulti specialistici. In questa prima fase dell’indagine potrà emergere che il soggetto ha avuto un’esposizione all’amianto o ad altri fattori di rischio per il mesotelioma pleurico, che potranno essere importanti per effettuare una diagnosi.
Esami strumentali per confermare la diagnosi
Gli esami strumentali, che consentono di analizzare più da vicino il tessuto polmonare sono senza dubbio una grandissima risorsa per riuscire a fare una corretta diagnosi di mesotelioma pleurico. In particolare, quelli più usati sono:
- radiografia del torace, tramite i raggi X consente di identificare ispessimenti o versamenti pleurici.
- Tomografia computerizzata (TC) consente di vedere l’area analizzata con immagini in tre dimensioni così da ottenere informazioni utili per effettuare una diagnosi.
- Risonanza Magnetica (MRI) permette di stadiare il tumore, determinandone l’estensione.
Esami laboratoristici per fare diagnosi
Per avere una conferma ulteriore di un mesotelioma pleurico si può ricorrere anche a esami laboratoristici che prevedono l’analisi di un campione, costituito dal liquido pleurico o da un frammento bioptico di questa membrana. Parallelamente a ciò il medico può richiedere di effettuare un esame del sangue dove si cercheranno dei marcatori tumorali specifici del mesotelioma pleurico. Il limite degli esami laboratoristici risiede nel fatto che da soli non permettono di fare diagnosi ma hanno bisogno anche di altre evidenze perché a volte potrebbero non essere specifici per il mesotelioma pleurico e questo tumore potrebbe essere confuso con altri.
Trattamenti per il mesotelioma pleurico
Il trattamento del mesotelioma pleurico dipende da vari fattori, tra cui lo stadio del tumore, lo stato di salute e l’età del paziente. Le principali opzioni sono chirurgia, radioterapia e chemioterapia che possono essere utilizzate anche in combinazione tra loro per migliorarne l’efficacia.
Chirurgia
La chirurgia per il mesotelioma pleurico è poco utilizzata, si impiega quasi esclusivamente negli stadi precoci. In quelli avanzati tale opzione si sfrutta esclusivamente per ridurre il tessuto compromesso, migliorando i sintomi e la qualità della vita del soggetto. Nella chirurgia si agisce con due differenti tecniche:
- Pleurecromia, cioè rimozione della pleura affetta da tumore, si impiega quando non ci sono metastasi o interessamento dei linfonodi.
- Pneumonecromia extrapleurica, cioè, rimozione del polmone compresa la pleura, di parte del diaframma e del pericardio. Viene effettuata nei pazienti in cui la patologia si trova in fase avanzata.
Radioterapia e chemioterapia
Per rallentare l’avanzamento del mesotelioma pleurico si possono utilizzare anche:
- radioterapia, che impiega radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali in differenti circostanze. Si effettua quando non è possibile rimuovere il tumore chirurgicamente, in seguito a un’operazione per ridurre i rischi di recidiva o come palliativo per attenuare i sintomi della malattia.
- Chemioterapia che impiega dei farmaci per distruggere le cellule tumorali o per evitare recidive dopo la chirurgia. La somministrazione si esegue per via endovenosa ma anche per via intrapleurica o intraperitoneale. La chemioterapia può essere associata all’immunoterapia per rallentare la progressione della patologia e migliorare i sintomi nel breve termine.
Prognosi e qualità della vita
Il mesotelioma pleurico di norma ha una prognosi sfavorevole con una sopravvivenza di 12-24 mesi dopo la diagnosi. Tuttavia, sono in atto ricerche che puntano a identificare nuovi farmaci o protocolli aggiornati che consentano di prolungare la vita del paziente. Per ridurre l’impatto dei sintomi sulla quotidianità dei malati e migliorare la loro qualità di vita lo pneumologo e tutta l’equipe alla quale ci si affida per la gestione del mesotelioma pleurico possono proporre:
- terapie che aiutano a ridurre le recidive del versamento pleurico che porta a difficoltà respiratorie e tosse. Si parla di: toracocentesi, una metodica che permette di rimuovere il liquido intrappolato tra le pleure, e pleurodesi una procedura che consente di far aderire le pleure.
- Ossigenoterapia che contribuisce a migliorare la dispnea.
- Supporto nutrizionale qualora il paziente abbia difficoltà a nutrirsi o si registra una diminuzione di peso molto spinta. In tali circostanze il medico può pensare di somministrare Supplementi Nutrizionali Orali (ONS) oppure effettuare la Nutrizione Artificiale (NA) perché uno stato di malnutrizione per difetto può peggiorare la prognosi.
La diagnosi del mesotelioma pleurico, come succede anche per altre malattie croniche, può essere un carico mentale molto importante da sopportare, sia per il paziente che per la sua famiglia. Questo è il motivo principale per il quale potrebbe esserci bisogno anche di un supporto psicologico che aiuta ad affrontare la malattia.